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Che ci fa un sarto su una barca in mezzo al mare, con un carico di stoffe? Cosa direbbero la seta, il bisso, un paio di jeans o un abito smesso, se per una volta potessero raccontare la loro storia in prima persona? E un calzino bucato poi, perché parlarne? Pretesti, pretesti perfetti pescati a caso tra i mille possibili che le stoffe concedono per raccontare di epoche precise, dei mille mestieri che le riguardano, di personaggi romantici e avventure anche solo plausibili. E poi i ricordi personali, quelli che ognuno ha, da ritrovare tra le parole e di cui prendersi nuovamente cura. Di questo, di stoffe, tessuti e ricordi altrui in cui ritrovare i propri, vorrebbe raccontare questo libro.